14 aprile 2014

Love and other stories



/ Capitolo III /



E' venerdì. finalmente venerdì, il venerdì della prima settimana di scuola del terzo anno di liceo e sono felice che me ne starò a sorseggiare tè freddo in cortile senza aver qualcosa da fare per i prossimi due giorni , e mentre mi crogiolo in questi sublimi pensieri e nel sole tiepido che entra dalla finestra, mi dimentico dell'ora e rimango sotto la coperta leggera ancora un po', e quando me ne accorgo è dannatamente tardi.
Corro in bagno, poi mi vesto velocemente, senza abbinare tessuti e colori (non che normalmente lo faccia), mi raccolgo i capelli in una coda piuttosto alta, corro giù in cucina speranzosa di non trovare mia madre ancora in vestaglia e stranamente davanti ai miei occhi compare una figura elegante, bel truccata e alla quale per vie biologiche e genetiche dovrei assomigliare.
"Non devi andare a scuola?"Mi domanda come se niente fosse, io faccio una smorfia eloquente e la trascino fino all'auto.
"E' tardissimo!"Esclamo in preda al panico e mia madre ingrana una marcia a caso e fa spegnere l'auto.
Iniziamo bene.

Arrivo che in cortile non c'è nessuno, sgattaiolo fino all'aula magna dove dovrebbe tenersi la conferenza sul sesso sicuro, ma quando tento di entrare la segretaria più antipatica che ci sia nella mia scuola ribadisce il mio ritardo e non mi permette di parteciparvi. 
Fantastico, non che non vedessi l'ora di assistere all'imbarazzante vestizione di una banana con un cappuccio fatto di lattice, però mi sarei a spettegolare con le mie due amiche.
Mi siedo in un angolo del corridoio aspettando con poca pazienza che passino quelle due interminabili ore.
"In ritardo anche tu?" 
Mi volto e quasi non ci credo, Danny Parker è in piedi davanti ai miei occhi, con indosso una felpa blu e un paio di jeans e non vorrei essere patetica ma sembra quasi felice di vedermi.
Annuisco e allora lui mi sorride.
Mi si siede accanto e io gli faccio posto.
Mi chiede qualcosa e io annuisco, anche se non faccio altro che pensare a come sia possibile che l'universo mi sia tanto amichevole in questo venerdì di metà settembre.
E non so bene come succede, non so bene per quale motivo, perchè effettivamente non riesco a trovarne manco mezzo, per il quale dieci minuti dopo ci ritroviamo nei bagni dei ragazzi a sbaciucchiarci come due dodicenni.
Danny mi sfiora i capelli, poi mi guarda negli occhi e manda le mani un po' più giù, fino al mio seno ancora poco prosperoso, poi sui miei fianchi inesistenti e una parte di me vorrebbe che si fermasse lì, un'altra quella che non conosco affatto, quella più audace, vorrebbe che continuasse, che proseguisse il giro turistico sulle salite e discese del mio corpo.
Mi bacia il collo e non ho dubbi, non credo più di essere io a parlare o pensare.
Si toglie la felpa, poi la maglia e io non resisto ai sui addominali alla Matthew McConaughey, e mentre un raggio di sole entra dalla finestra e io sento qualcosa muoversi nel mio stomaco e non solo, lui inizia a slacciarmi la camicetta e in un attimo veloce, velocissimo, ci ritroviamo a fare sesso (protetto) nei bagni umidicci e maleodoranti del liceo, e non mi sembra vero e non capisco bene cosa sta succedendo e mi fa male un male atroce, ma mi trattengo, e non so se essere felice o sentirmi una poco di buono, non so chi sono, e non so chi essere.
Poi lui mi sfiora le labbra con le sue, mi sorride e mi stringe a se, come a volermi ringraziare e io rimango immobile, incapace di dire niente, di fare niente.
"Stai bene?"Mi domanda sfiorandomi una guancia con le dita, io annuisco e abbozzo un sorriso, allora lui mi da un bacio sulla guancia, si riveste e, mentirei se dicessi il contrario, perché non usciamo insieme dal bagno, ma uno dopo l'altro, come se avessimo appena ucciso qualcuno e rischiassimo il carcere, e per non dare nell'occhio ce la filiamo separati, con lo sguardo basso e il cuore a duemila.
Guardo il cellulare e vedo i messaggi di Kayla, le rispondo, guardo il mio riflesso nello schermo del mio cellulare e non mi sento diversa, non mi sento migliore, non mi sento niente, solo svuotata e insicura.

2 commenti:

  1. Little carry, i love this post, visit me
    Giulia
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    1. thank you sweetie! i love your blog and your photos! kisses

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